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Una nube ha avvolto il Monte Tabor il giorno che l'ho visitato in Terra Santa. Di punto in bianco ci siamo trovati in mezzo a una nuvola piuttosto umida. Ha iniziato a piovere. Quando ci è salito Gesù non c'era la basilica dove ripararsi. Ma il Monte Tabor non è solo vicino a Nazareth. Il nostro Monte Tabor lo possiamo vivere ogni settimana. Il nostro Monte Tabor è la Messa. Come gli apostoli, scelti, saliamo verso la nostra chiesa parrocchiale, prendiamo posto e assistiamo alla Trasfigurazione. Ascoltiamo nell'ascolto della Parola i Profeti e la Legge e poi incontriamo nella eucaristia l'abbraccio di Gesù luminoso. Gesù che, se sappiamo ascoltare ci indica il cammino giorno per giorno per la nuova settimana. Quanto sarebbe bello che sentissimo la stessa sensazione di Pietro che esplode: "Quanto è bello per noi stare qui!". Pietro và fuori di sè dall'euforia. Non sempre possiamo dire lo sesso per le nostre celebrazioni. Ma sta di fatto una realtà cruciale: il cristiano che non và a Messa non sa cosa si perde e dopo un pò diventa denutrito e la sua fede deforme. A noi che lo sentiamo e che viviamo così la nostra eucarisitia anche laddove sembra noiosa (e lo è per chi non la comprende)sta di fare percepire quell'entusiasmo petrino che và al di là di ogni buon senso. Forse siamo un pò pigri: si sà: salire sul monte comunque necessita un poco di fatica! Ma ne vale la pena. Fate girare la voce! (ps. la foto è originale fatta da me)
Ives

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